Descrizione Progetto
Quando parliamo di progettare l’impianto di un orto professionale dobbiamo fare molta più attenzione, perché una buona progettazione sarà fondamentale per limitare i futuri costi legati al tempo necessario per irrigare. In questo capitolo indicherò le nozioni base per la progettazione, ma in caso di dubbi non bisogna esitare a chiamare un tecnico: è meglio spendere qualche euro in più in questa fase che dover convivere con errori di progettazione o dover effettuare modifiche negli anni successivi. La prima differenza è che in questa tipologia di orti, disponendo di mezzi più pesanti come i trattori, è necessario interrare le tubature principali per non intralciare il passaggio dei mezzi. In questo caso prendiamo come esempio un’azienda agricola con 1,1 ha di superficie coltivabile con serre.
Il cerchio blu rappresenta il pozzo artesiano, di circa 60 metri di profondità. Dato che l’acqua di pozzo ha un temperatura stabile molto più bassa della temperatura che raggiungono l’aria e il terreno in estate, è importante la presenza di una vasca di accumulo, con un galleggiante che ne regola il riempimento. L’acqua, sostando in questa vasca, sale di temperatura evitando eventuali shock termici alle piantine appena trapiantate. L’utilizzo di una vasca di accumulo ben dimensionata aiuta anche a gestire meglio eventuali cali di portata del pozzo. Considerando la qualità dell’acqua e le sue caratteristiche di limpidezza e microbiologiche, prima di immetterla nella linea principale sarà opportuno determinare se utilizzare filtri a sabbia o di altri tipi ed eventuali lampade UV (vedi capitolo analisi acqua).
Da questa vasca l’acqua passa nella tubatura principale, rappresentata nell’immagine dalle linee rosa. In questo caso scegliamo un tubo sempre dello spessore PN 10 ma con un diametro di 60 mm (equivalente a 2″ ½ pollici). Questo tubo dovrà essere posizionato in una trincea scavata con un piccolo escavatore a 50-60 cm di profondità, per evitare di danneggiarlo con il passaggio dei mezzi o durante le lavorazioni del terreno. Dalla linea principale interrata partiranno le linee secondarie che porteranno l’acqua ai dorsali (linee celesti), che bagneranno ciascun settore di coltivazione. Le linee secondarie dovranno avere un diametro di 40 mm (1″ 1/2).
In ogni punto in cui la linea principale si collega ad una linea secondaria monteremo un’elettrovalvola, collegata ad una centralina posta in un punto protetto e accessibile. In questo caso alla centralina saranno attaccate le 25 elettrovalvole progettate in questo schema. I fili delle elettrovalvole correranno sottoterra insieme alla tubatura principale. Anche per questo motivo prima di richiudere la trincea sarà opportuno effettuare alcune prove per controllare che tutto funzioni e che non ci siano perdite. Esistono molteplici elettrovalvole sul mercato; dalla mia esperienza quelle wireless non sono molto affidabili e non sempre garantiscono risultati soddisfacenti. Soprattutto in una materia così importante non bisogna scegliere sempre il prodotto che costa meno: cercate di preferire la qualità per quanto possibile perché la loro sostituzione dopo pochi anni comporta lavoro e costi ulteriori. In corrispondenza di ogni elettrovalvola posizioniamo un tombino che ci permetterà di azionarle manualmente e di ispezionarle con facilità nel caso si presentassero problemi.
La distanza dei fori che ci permette una buona distribuzione per un po’ tutte le varietà di ortaggi è 30 centimetri, per cui opteremo per questa tipologia. Ogni linea di irrigazione prima di essere collegata al dorsale passa da una saracinesca che ne determina l’apertura o la chiusura. Con opportune precauzioni queste manichette hanno una durata di almeno 7-8 anni e nel caso venissero tagliate sono facilmente riparabili. Consiglio sempre di riporle in un ambiente protetto a fine stagione, segnando sopra di esse il numero del settore.
Negli ultimi anni i comuni tubi in polietilene nero sono stati sostituiti dai tubi conosciuti come LAYFLAT; questi hanno un costo simile rispetto ai precedenti, ma il loro vantaggio è che si possono spostare con facilità anche semplicemente riavvolgendoli e se non sono in pressione si schiacciano al suolo permettendo il passaggio con trattori a ruote senza danneggiarli. Nel caso in cui mettessimo in coltivazione un terreno non di nostra proprietà, oppure nel caso coltivassimo superfici più grandi (come avviene nei campi di pomodori da conserva), spostando poi l’impianto d’irrigazione in un nuovo appezzamento l’anno successivo, questi tubi sono da preferire.
A questi tubi possiamo collegare soltanto le ali gocciolanti. I cerchi in giallo sulle linee celesti rappresentano gli impianti a pioggia, posizionati a 2,5-3 metri di altezza rispettivamente all’interno di una serra con funzione di vivaio e su dei bancali per coltivare le giovani piantine che successivamente saranno trapiantate in pieno campo.
Dalle linee dorsali di colore celeste partono poi le linee di irrigazione di colore giallo. Per comodità non ho disegnato tutte le linee gialle. In questo caso dobbiamo scegliere se comprare ali gocciolanti auto-compensanti o non auto-compensanti, rigide o non rigide oppure optare per le manichette. Se la lunghezza delle file non supera i 50 metri l’acqua impiega un tempo trascurabile per raggiungere la fine del tubo mandandolo in pressione e iniziando a fuoriuscirne. Nel nostro esempio, dall’analisi delle acque risultava che abbiamo un’acqua calcarea con pH maggiore di 8. Valutando le caratteristiche dell’acqua, che potrebbero favorire le otturazioni dei fori di uscita se di dimensione troppo piccola, e la lunghezza delle linee, abbiamo optato per le manichette morbide.
Localizzazione
Il fertirrigatore è uno strumento che ci permette di inserire soluzioni nutritive che si mescoleranno con l’acqua di irrigazione. Nell’agricoltura convenzionale su grandi superfici e in modelli più complessi come quelli idroponici questo strumento è indispensabile e necessita un dosaggio molto accurato. Nell’orticoltura biologica che proponiamo in questo testo se ne consiglia ugualmente l’istallazione per molteplici utilizzi ma possiamo acquistare un modello semplice e meno costoso.