Descrizione Progetto

LUPINO 

Pianta annuale, eretta, alta fino a 1,5 m, poco ramificata, pubescente. Radice robusta, fittonante, che ospita numerosi tubercoli globosi prodotti dal Rhizobium. Per quanto riguarda le esigenze climatiche, l’elemento più importante è la resistenza ai geli: solo il lupino bianco resiste al freddo e d’altra parte tollera i calori e la siccità che quivi incontra nella fase di maturazione.  Si distinguono diverse specie di lupino di interesse agronomico.

Il lupino bianco (Lupinus albus L.) è la specie più diffusa negli ambienti italiani, coltivata per la produzione di granella e di biomassa destinata al sovescio. Preferisce i terreni moderatamente acidi e poveri di calcare, limo-sabbiosi o limosi. In terreni ricchi di calcare attivo è inibito lo sviluppo del batterio azoto-fissatore (Rhizobium lupini). Si adatta a condizioni di crescita con temperature da fresche a moderatamente calde. 

Il lupino giallo (L. luteus L.). Cresce su terreni fortemente o moderatamente acidi, sabbiosi o sabbio-limosi, poveri; tollera lievemente il ristagno d’acqua e le gelate leggere; preferisce una stagione di crescita con temperature moderate.

Il lupino azzurro (L. angustifolius L.) Cresce su terreni moderatamente

acidi o neutri, limosi o limo-sabbiosi ed è intollerante ai ristagni idrici. Discretamente resistente ai geli, richiede stagioni di crescita con temperature da fresche a moderate. Si adatta meno del lupino giallo a terreni poco fertili.

trifoglio alessandrino
Specifica Valore
Semina Autunnale
Profondità di semina 1,5 – 2 cm
Terreno

erreni acidi sciolti e ben drenati, poveri di calcare, limosi o limo-sabbiosi.

Ph ottimale ph 5 – 7
Dose Ha 120-180kg/Ha